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Immobiliare a Ferrara: com’è cambiato il mercato nell’anno del Covid

La crisi sanitaria che da quasi un anno affligge l’Italia ha profondamente segnato il mercato immobiliare delle nostre città. Il 2020, infatti, è stato un anno molto particolare sia per il settore delle compravendite, che per quello delle locazioni. Dal momento della riapertura dopo il lockdown nazionale, si è assisto ad andamenti e trend molto differenti rispetto al passato.

Per quanto riguarda vendite e acquisti, si è registrata una volontà molto forte da parte degli italiani di cambiare abitazione. Cercando, in particolare, soluzioni più grandi e che comprendessero uno spazio privato all’aperto. In molte province italiane, infatti, la domanda di case in vendita è cresciuta molto, a fronte di un’offerta pressoché stabile. A soffrire di più, però, è stato il settore degli affitti. Il blocco degli spostamenti, ma soprattutto la didattica a distanza e lo smartworking, hanno ridotto drasticamente il numero di professionisti e studenti universitari fuori sede, cambiando di fatto faccia al mercato delle locazioni.

Di seguito, dunque, vado ad illustrare brevemente la situazione italiana, soffermandomi poi su quella di Ferrara, per certi versi particolare e differente da quella nazionale.

Nell’anno del Covid: il mercato immobiliare in Italia.

A livello nazionale, l’emergenza sanitaria ha scosso fortemente il mercato immobiliare, che dopo una necessaria fase di assestamento, però, ha chiuso l’anno meglio di quanto si stimasse a maggio e nei mesi successivi. Secondo i dati Idealista, ad esempio, i prezzi medi delle abitazioni in vendita sono aumentati del 2,3% negli ultimi 12 mesi, crescita che non si registrava da oltre 5 anni.

Parlando di compravendite, ciò che balza all’occhio è la forbice tra domanda e offerta. Il numero di persone in cerca di una nuova sistemazione, nel 2020, è cresciuto del 19%, a fronte di un aumento dell’offerta di appena il 2%. E questa distanza ha sicuramente inciso sull’andamento in positivo dei prezzi medi di vendita.

Per quanto riguarda il settore degli affitti, sarebbe poco indicativo parlare di medie nazionali. La disponibilità di case in locazione, ad esempio, in molti casi è aumentata drasticamente, come a Ferrara, quando altrove è addirittura diminuita. E questi andamenti hanno sicuramente influenzato diversamente i prezzi medi dei canoni mensili, da zona a zona.

Mercato immobiliare a Ferrara.

Anche a Ferrara, la pandemia ha stravolto le regole del gioco, modificando le richieste e le necessità della popolazione, nei confronti della propria situazione abitativa. Se il mercato delle compravendite, già nel terzo trimestre 2020, è tornato ai suoi livelli abituali, facendo registrare un aumento delle transazioni del +5,8% rispetto al medesimo periodo 2019; quello degli affitti sta vivendo un momento di grande sofferenza. Come anticipato in precedenza, infatti, la mancata affluenza di professionisti, ma soprattutto di studenti universitari, ha tolto alla città la più grande fonte di inquilini.

A Ferrara, il mercato delle compravendite e quello degli affitti, ad oggi, appaiono legati come noi mai: proviamo a spiegare perché. Il dato più rilevante del 2020, è quello relativo al numero di case in locazione attualmente sul mercato, che è aumentato intorno al +175% rispetto al 2019, secondo Il Sole 24 Ore. E questa disponibilità, come facilmente prevedibile, ha fortemente abbassato il prezzo dei canoni medi mensili richiesti.

Stretta conseguenza di questa situazione è un fenomeno molto particolare. Molte famiglie ferraresi, infatti, hanno messo in vendita la propria abitazione principale, per trasferirsi in affitto. Dunque, ad oggi, assistiamo a due flussi ben distinti. Da una parte abbiamo coloro cercano una casa da acquistare, preferendo soluzioni più ampie e con giardini o grandi terrazzi, rappresentando almeno il 60% della domanda; e dall’altra ci sono coloro che virano da situazioni stabili di proprietà a locazioni a basso costo, soprattutto per esigenze di liquidità.

Con queste premesse, è difficile fare previsioni circa il mercato immobiliare residenziale 2021. Questo perché i cambiamenti a cui stiamo assistendo sono novità legate alla situazione contingente e non necessariamente trend consolidati e duraturi nel tempo. Certo è che questo stravolgimento, porterà opportunità interessanti un po’ in tutti i campi, tanto a chi vende o dispone di un immobile in locazione, quanto a chi cerca casa in vendita o in affitto.

Cresce il mercato degli immobili da riqualificare.

Tra queste nuove tendenze, assistiamo anche alla crescita delle richieste di case da ristrutturare o restaurare. Queste soluzioni, sul mercato a prezzi più abbordabili proprio a fronte di interventi necessari o consigliabili, risultano molto allettanti, grazie alle agevolazioni fiscali legate al mondo della casa, confermate anche per il 2021, dall’ultima Legge di Bilancio. E non solo a beneficio di chi acquisterà casa per sé, ma anche per chi lo farà a titolo di investimento, nella previsione di poter affittare l’immobile in futuro.

Il Superbonus, il Bonus Ristrutturazione e l’Ecobonus, in particolare, rappresentano opportunità che molti acquirenti non vogliono lasciarsi scappare. Tramite queste detrazioni, infatti, sarà possibile riqualificare il costruito, dandogli nuova vita e accrescendone il valore. Tra le altre cose, si potranno ristrutturare gli spazi interni, riqualificare gli immobili dal punto di vista energetico, sostituire parte dell’arredamento e degli elettrodomestici. Un circolo virtuoso che non può che dare nuovo impulso e portare benefici ad un mercato che tenta di ripartire, dopo una pesante battuta d’arresto.